Cronaca

Donna morta, ecco perché è stato arresto il figlio

Dopo aver messo a soqquadro l'appartamento della madre, l'uomo ha preso i soldi e i gioielli e li ha nascosti sul tetto dell'abitazione di via Sauro

Lo ha detto Giuseppe Di Gioia, in carcere a Grosseto perché accusato dell'omicidio di Donata Muccio, la madre 85enne trovata morta nella sua casa sabato scorso. 

E' il procuratore Raffaella Capasso e il sostituto Laura D'Amelio a ricostruire, con una nota, la vicenda che ha portato all'arresto del figlio. Dalla ricostruzione della giornata si apprende che la figlia, Maria, aveva provato a contattare la mamma intorno alle 14.50, e di non esserci riuscita. 

Per questo aveva chiamato il fratello Giuseppe che aveva pranzato con la madre. Lui aveva detto di averla lasciata alle 14. I due poi si erano recati assieme a casa trovando la donna già morta. L'uomo aveva raccontato alla polizia di aver trovato l'appartamento sottosopra con i cassetti che erano sul tavolo e gli armadi aperti. Ma la porta non era stata forzata ed era stata chiusa solo col battente. Alla fine Di Gioia ha ammesso di aver fatto sparire lui i gioielli e i soldi, nascondendoli sul tetto per inscenare un furto nascondendo di fatto che la madre si era sentita male mentre litigava con lui. 

Il medico legale da una prima analisi ha stabilito che la morte potrebbe essere sopraggiunta tra le 13 e le 14 e l'autopsia ha confermato che il decesso è stato determinato da una crisi cardiorespiratoria, ma che comunque sul corpo ci sono segni che dimostrano come tra aggressore e vittima ci siano stati dei contatti.