Due le persone che erano state iscritte nel registro degli indagati, il sindaco di Roccalbegna Massimo Galli e il responsabile dell'ufficio tecnico Massimo Pellegrini, entrambi assistiti dall'avvocato Riccardo Lottini. La loro posizione è stata archiviata dal giudice per le indagini preliminari Marco Bilisari. La richiesta di archiviazione era stata depositata dallo stesso pm Maria Navarro. Durante i nubifragi circa 25 metri di mura collassarono. La procura aprì un'inchiesta per procedere a tutti gli accertamenti necessari a capire i motivi del crollo. L'acqua piovuta quella notte, però, fu di un'intensità straordinaria, quasi 60 millimetri all'ora, e quindi, secondo la perizia effettuata dall'architetto Pietro Ruschi e dagli ingegneri Anna De Falco e Mauro Sassu, le cause del crollo sono state individuate nella "vetustà e mediocrità costruttiva congenita delle mura".