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Concordia, Schettino verso il processo bis

L'ex comandante con gli ufficiali in plancia e il timoniere sono stati indagati per danno ambientale in un'inchiesta bis sul naufragio del 13 gennaio

Ai quattro la procura di Grosseto ha notificato oggi l'avviso di conclusione indagini. L'accusa è di "distruzione di bellezze ambientali"; a fine dicembre la richiesta di rinvio a giudizio. 

Per Schettino e gli altri potrebbe scattare un processo-bis legato al naufragio. L'inchiesta-bis ha preso in esame i danni causati agli scogli, alle rocce, alla fauna e alla flora subacquea, nel tratto di isola dove il relitto della Concordia è rimasto adagiato per due anni e mezzo. L'avvocato Domenico Pepe, difensore di Schettino ha dichiarato alle agenzie: "nel capo d'imputazione dell'inchiesta-bis per danno ambientale, la procura ripercorre le accuse a Ambrosio, Coronica e Rusli Bin proprio come emerso durante il processo a Schettino Da qui si ricava che Schettino non è l'unico responsabile ma un contesto ha determinato il naufragio "Anche per questo - ha proseguito il difensore - abbiamo deciso di tagliare la lista dei testimoni da 43 a quattro, perché la vicenda è talmente evidente e chiara che sembra inutilmente dilatorio, e inopportuno e offensivo verso il tribunale far protrarre inutilmente il processo di altre udienze per sentire altre decine di testi, anche per le spese ingenti che verrebbero ulteriormente sostenute".