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Concordia, "Schettino non corresse i radar"

Lo ha dichiarato il pm Alessandro Leopizzi nel corso dell'udienza aggiungendo che "anche per questo la nave è finita sugli scogli"

"Perché Schettino non resettò da sé il radar quando arrivò in plancia di comando dopo la cena? Perché Schettino non ci vede. Lo ha dichiarato lui stesso". Lo ha detto il pm Alessandro Leopizzi nella requisitoria aggiungendo che Schettino "inoltre non ebbe nemmeno l'umiltà di chiedere che le modifiche alla rotta venissero poste sul radar dai suoi ufficiali sapendo che di notte ci vedeva male".

Il pm Leopizzi ha disarticolato la difesa che lo stesso Schettino ha fatto quando è stato interrogato in aula accusando, a sua volta, i suoi ufficiali e in particolare Ciro Ambrosio che lo sostituiva alla guardia, al governo della nave, mentre lui cenava. "Ufficiali che - ha detto il pm - hanno comunque pagato per le loro colpe". 

E sul mutismo dei suoi ufficiali in plancia il pm Leopizzi ha chiosato: "Ma il primo ufficiale cioè Schettino è il diretto interessato ai mutamenti della rotta e a quanto succedeva nella navigazione "ma non esplicita l'inerzia dei suoi ufficiali, anche lui sta zitto e non dice niente, non fa reminding ai suoi, non suggerisce, non ordina. Le condotte di Schettino sono state altrettanto insufficienti".