"E' stata stimata una perdita di almeno 40mila diportisti in meno che utilizzavano la nostra isola anche come scalo per andare in Corsica e in Sardegna - ha detto il responsabile del porto - E ci sono stati danni all'indotto anche per mancanza di regate e gare da pesca. Il nostro è un porto piccolo - ha proseguito Andolfi - con una concessione di 22.000 metri quadrati. E fino a che la nave non è stata portata via ci sono stati tanti disagi per i diportisti, senza dimenticare i danni subiti alle strutture come i pontili galleggianti, alle colonne di acque ed elettricità divelte e alla banchina, rovinate dalle manovre di attracco di imbarcazioni enormi per un porto come il nostro"