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Concordia, nessun elicottero privato quella notte

​Nei soccorsi per la Costa Concordia, oltre ai mezzi navali, operarono al Giglio più elicotteri di vari enti ma nessun altro velivolo

Nei soccorsi per la Costa Concordia, oltre ai mezzi navali, operarono al Giglio più elicotteri di vari enti ma nessun altro velivolo. 

E' quanto sempre emerso, nel tempo, dai riscontri della procura di Grosseto e capitaneria di porto di Livorno, diversamente dalle dichiarazioni fatte dalla moldava Domnica Cemortan. Per l'emergenza del naufragio risulta agli atti che intervennero più elicotteri appartenenti a guardia costiera, marina militare, aeronautica militare, guardia di finanza; la mattina successiva sorvolò l'area anche un velivolo della forestale. Peraltro un portavoce della capitaneria di Livorno ne dette conto già il giorno dopo parlando di nove elicotteri impiegati in modo alternato in ausilio ai mezzi navali. Il primo elicottero intervenne al Giglio a partire dalle 22.39, quindi le operazioni di soccorso dal cielo proseguirono fino alle 5 del mattino successivo quando gli ultimi naufraghi non riuscivano a lasciare la nave dalla biscaggina e vennero pertanto issati a bordo tramite verricelli, quindi sbarcati sull'isola. Dall'inchiesta della procura di Grosseto, inoltre, non è mai risultata alcuna testimonianza, tra i numerosi soccorritori, della presenza di un elicottero privato sulla scena del naufragio.