Attualità

Caretta caretta in libertà

Saranno liberate nel mare di Castiglione le due tartarughe marine dotate anche di trasmettitore satellitare per seguirne le migrazioni

I due esemplari sono una femmina adulta del peso di 33 kg, chiamata Olivia e un esemplare subadulto di 25 kg, Ondina: entrambi erano stati catturati accidentalmente, nei mesi scorsi, nelle reti a strascico di un peschereccio. Ondina aveva già una marcatura francese, del Museo di storia naturale di Parigi. Dopo un periodo di osservazione e breve degenza nel Centro di recupero tartarughe marine di Grosseto le due tartarughe saranno ora rilasciate dallo staff del Club subacqueo grossetano, presenti tra gli altri la Capitaneria di porto di Castiglione della Pescaia e rappresentanti di Amministrazione pubblica, Arpat e dell'Osservatorio toscano cetacei e alcuni studenti. Grazie poi alla collaborazione con l'Università di Pisa le due tartarughe saranno dotate di un trasmettitore satellitare che permetterà di seguire le loro migrazioni. Era già accaduto nel 2014, si ricorda, con la tartaruga GoGo Luce nell'ambito del progetto Caresat, coordinato dall'Università di Pisa e finanziato dalla Regione Toscana. L'esperienza della telemetria satellitare, si spiega, "è l'unica che fornisce dati particolarmente utili e precisi sui movimenti delle tartarughe marine comuni (della specie Caretta caretta) che frequentano le acque toscane del Santuario Pelagos, ma purtroppo ha lo svantaggio di essere molto costosa. Arpat metterà a disposizione un tag satellitare da applicare al carapace di uno dei due esemplari, e finanzierà la successiva trasmissione satellitare degli spostamenti attraverso il sistema satellitare Argos, consentendo di monitorare i movimenti effettuati dalle tartarughe per molti mesi.