Attualità

L'attrice mancianese scrive al sindaco di Capalbio

Figlia di una profuga istriana, Elena Guerrini vorrebbe partecipare al bando diffuso dal Comune di Capalbio per l'accoglienza dei migranti

Dopo l’avviso pubblico diffuso dal Comune di Capalbio e rivolto alla cittadinanza per mettere a disposizione strutture e abitazioni per accogliere i migranti (leggi gli articoli correlati), l’attrice Elena Guerrini affida alle colonne del quotidiano Il Tirreno una lettera aperta rivolta al primo cittadino capalbiese Luigi Bellumori.

“Ho visto la raccolta firme degli abitanti e mi sono chiesta cosa potessi fare come artista di teatro e come figlia di chi prima in Veneto e poi in Toscana è stata accolta come profuga dall’Istria. – ha scritto – Mia madre Maria Crisanaz, classe 1937, era sfollata dopo la seconda guerra mondiale e con la sua famiglia e nient’altro che una bambola in mano con nascosti pochi soldi è stata accolta prima da una famiglia a Treviso e poi in Maremma dov’è diventata insegnante elementare nelle piccole scuole rurali. A Vallerana e Capalbio ha insegnato formando molte generazioni di maremmani. Ho avuto tanto dalla vita - continua l’attrice - e mi è stato insegnato dai miei genitori che chi ha avuto tanto deve dare tanto. Cosa c’è più bello del condividere?”.

Quindi, in nome dell’accoglienza che ebbe sua madre bambina 70 anni fa, oggi la Guerrini chiede al sindaco Luigi Bellumori di poter partecipare al bando pur non essendo residente a Capalbio, ma a Manciano. 

In molti, durante questi giorni, hanno ricordato che la Maremma è stata terra di accoglienza e l’arrivo di 50 migranti a Capalbio potrebbe essere un nuovo esempio di integrazione.