L'uomo era scomparso dal 2 luglio. Lo ha deciso la magistratura torinese, come riportato da alcuni quotidiani, a cui sono stati trasmessi gli atti relativi all'inchiesta direttamente dalla procura di Grosseto ora impegnata nel processo ad Antonino Bilella, l'ex custode della villa di Potassa accusato di aver ucciso e nascosto il corpo di Francesca Benetti, proprietaria di villa Adua, nel Grossetano.
Proprio mentre i carabinieri di Grosseto indagavano sulla scomparsa della donna, nel dicembre 2013, con Bilella già in carcere, arrivò una lettera anonima in cui si collegava l'ex custode alla morte di Canali. Bilella all'epoca viveva in un'abitazione di proprietà di Canali e sarebbe stato lui, il 2 luglio, ad accompagnare l'uomo ad Angrogna. L'anonima poi sarebbe stata individuata come un'altra vicina di casa dei due uomini a Pinerolo. Il pm torinese, che ha iscritto Bilella nel registro degli indagati, vuole prima di tutto accertare se quella di Canali fu una morte naturale, come allora certificò il medico, nonostante una ferita alla testa, ed eventualmente verificare se in precedenza c'erano stati attriti tra i due.
Per l'incidente probatorio che si svolgerà l'8 settembre, la difesa di Bilella ha nominato un consulente. "Arrivare a dire che Giorgio Canali è stato ucciso da Antonino Bilella mi sembra un volo pindarico e solo suggestione - afferma intanto uno dei legali di Bilella, Bruno Leporatti, Basta leggere gli atti per capire che questa nuova inchiesta tratta di una completa suggestione che mira ad accreditare la tesi per cui il Bilella è brutto e cattivo nel processo in corso di svolgimento a Grosseto riguardo la scomparsa di Francesca Benetti. Ci sono almeno quattro circostanze che fanno capire che Bilella in quei giorni della morte di Canali non era in zona. Bilella non lo ha mai visto e qualche giorno prima Canali aveva avuto un litigio con un'altra persona".