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Alluvione, commercialisti "prorogare le scadenze"

Occorre un ulteriore rinvio delle scadenze fiscali nelle zone colpite dalle recenti alluvioni. Lo sostiene il Consiglio nazionale dei commercialisti

Il Consiglio accoglie così la richiesta di aiuto avanzata
dagli ordini territoriali di Grosseto, Genova, Padova, Rovigo, Verona,
Alessandria, Verbania, Parma, Piacenza, Pistoia, Livorno, all'indomani della decisione, comunicata dal ministero dell'Economia e delle Finanze, di disporre che "gli adempimenti ed i versamenti tributari nei Comuni colpiti nei mesi scorsi dalle alluvioni, e per i quali era stata prevista la sospensione fino al 20 dicembre 2014, dovranno essere effettuati in un'unica soluzione entro il prossimo 22 dicembre". I Comuni interessati dal provvedimento si trovano in Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Friuli
Venezia Giulia e nella provincia di Foggia.
Secondo il presidente dell'ordine nazionale dei commercialisti Gerardo Longobardi "il comunicato del Mef suscita perplessità poiché, nel giro di pochi giorni, i contribuenti che hanno beneficiato della sospensione dovranno versare cifre anche considerevoli. I professionisti, invece, auspicavano che le
modalità di regolarizzazione degli adempimenti venissero pianificate al fine di rendere possibile alle popolazioni colpite dalle recenti calamità naturali di regolarizzare gradualmente i numerosi versamenti sospesi. Oltre a Imu e Tasi, conclude Longobardi -  entro il prossimo 22 dicembre si dovrà provvedere anche agli adempimenti tributari, inclusi quelli connessi alla notifica delle cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e da accertamenti esecutivi che scadevano nel periodo in cui vigeva la sospensione".