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Attualità giovedì 09 ottobre 2014 ore 14:59

Lite tra Comuni per difendere le proprie scuole

Lo scuolabus di Pitigliano non passa da Sorano per far salire i bambini che risiedono nel vicino comune. La scuola rischiava di avere meno iscritti



MAREMMA — Lite tra comuni in difesa ognuno della propria scuola. Così lo scuolabus di Pitigliano non può passare da Sorano per far salire i bambini che risiedono nel vicino comune. 

Il problema, di cui riferisce il Tirreno, è sorto all' inizio dell'anno scolastico quando il sindaco di Sorano, Carla Benocci, non ha firmato la convenzione che avrebbe consentito allo scuolabus del vicino comune di Pitigliano di passare a prendere i bambini per portarli alla scuola elementare. 

"Non firmo alcuna convenzione perché da sindaco per il mio paese - ha spiegato Carla Benocci - ho l'obbligo di tutelare le sorti del mio plesso scolastico, che ha rischiato di restare zoppo: quest'anno i bambini che si sono iscritti in prima elementare, essendo in cinque, hanno rischiato di finire in una pluriclasse perché non c'era il numero minimo per far partire la prima. E con gli attuali tagli alla scuola, quando una classe non parte, è difficile che venga riattivata l'anno successivo". 

Cinque bambini del piccolo comune frequentano la prima elementare a Sorano, mentre altri sei quella di Pitigliano, perché si effettua il tempo pieno. Dall'altra parte c'è il sindaco di Pitigliano, Pier Luigi Camilli, che commenta così la vicenda: "E' imbarazzante: c'è un gruppo di famiglie di Sorano che a turno accompagna i propri figli a un centimetro dalla fine del confine del comune affinché il nostro scuolabus possa prelevare i loro figli e portarli a scuola a Pitigliano. Negli scorsi anni c'era un tacito accordo, ma per aver rischiato di non raggiungere il numero necessario per comporre la prima classe il sindaco di Sorano non può non rispettare il diritto di scelta dei cittadini e delle mamme lavoratrici che hanno scelto di portare i propri figli a scuola da noi per il tempo pieno". 


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