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Cronaca giovedì 21 giugno 2018 ore 11:00

Stroncato traffico di pellet contraffatto online

Maxi operazione della Finanza di Follonica. Accertato un giro d'affari da oltre due milioni di euro con più di 400 società italiane coinvolte



FOLLONICA — Un giro d'affari illecito di oltre due milioni di euro di vendita online di pellet contraffatto. Questa la scoperta della Guardia di Finanza, con una filiera di vendita che coinvolgeva oltre 400 società in tutta Italia in una frode con anche caratteri di transnazionalità, poiché il pellet era importato dalla Slovacchia.

Nei mesi di febbraio e maggio la Guardia di Finanza di Follonica, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Civitavecchia, ha perquisito 17 società nell'ambito dell'operazione Hot import, per aver importato/acquistato e successivamente ceduto, anche on line, pellet marchiato illecitamente EnPlus.

L'attività di contrasto alle frodi commerciali, che ha preso avvio da un'analoga attività svolta a Follonica e a Tarquinia (Viterbo) nel corso dello scorso inverno, ha visto impegnati oltre 50 militari appartenenti a 13 reparti della Guardia di Finanza in ambito nazionale (Veneto, Umbria, Emilia Romagna e Lazio).

L'operazione ha consentito di sequestrare complessivamente 3.680 sacchi di pellet illecitamente marchiati EnPlus, equivalenti a 36,80 tonnellate. Sulla base dell'esame delle fatture di vendita acquisite, è stato accertato il consumo in frode di complessivi 717.054 sacchi di pellet illecitamente marchiati EnPlus, equivalenti a 7.170,54 tonnellate. In particolare è stato accertato che la società con sede a Tarquinia importava, da una società controllata slovacca, ingenti quantitativi di pellet marchiato EnPlusA1, privo dei requisiti di certificazione, che sua volta veniva posto in commercio dalla società italiana. Nei confronti della società tarquiniese, oltre al sequestro di 1.325 sacchi di pellet - equivalenti ad oltre 13 tonnellate - è stato nominato un rappresentante giudiziale per risolvere la situazione di conflitto dell'amministratore unico della società, conseguente all'applicazione del D.lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle società e degli enti.

Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini di polizia economica e finanziaria, condotte dai militari della tenenza di Follonica per risalire alla filiera, hanno consentito di "comprovare che la società produttrice estera, usurpando il titolo industriale registrato EnPlus, ha illecitamente esportato in Italia il pellet con la connivenza delle società italiane importatrici, che poi lo hanno posto in vendita in territorio nazionale frodando la fede del consumatore ignaro".


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